San Giovanni e Paolo. Depuratore, finalmente in regola.
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Nuovo, importante risultato conseguito dal sindaco Stefano Giaquinto che dopo decenni di precarietà è riuscito a regolarizzare l’esercizio del secondo depuratore cittadino, per il quale finora il Comune non era mai riuscito ad ottenere l’autorizzazione definitiva ma ne era stata sempre rilasciata una provvisoria. L’amministrazione comunale guidata da Giaquinto, invece, attenta alla salvaguardia ambientale ed alla salubrità dei luoghi, ha messo in atto tutto quanto possibile per ottenere l’autorizzazione quadriennale, come si evince dal seguente decreto, divulgato per sommi capi dall’ufficio stampa comunale: “Provincia di Caserta. Premesso che il Sindaco pro-tempore del Comune di Caiazzo ha inoltrato istanza tendente ad ottenere il rilascio dell’autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane provenienti dal depuratore comunale a servizio della località di S.S. Giovanni e Paolo per un quantitativo annuo di circa 51.100 mc, con immissione delle stesse nel “Vallone Pisciariello”; che alla domanda risulta allegata la documentazione come per legge; letto il verbale di sopralluogo effettuato da dipendenti di questo settore in data 5 giugno 2007; visto il D. gs.152/06; autorizza per la durata di anni quattro il Sindaco Pro - tempore del Comune di Caiazzo allo scarico delle acque reflue urbane, per un quantitativo annuo di circa 51.100 mc, provenienti dall’impianto di depurazione comunale ubicato alla Località S.S. Giovanni e Paolo, con immissione delle stesse nel “Vallone Pisciariello”, alle seguenti prescrizioni ed obblighi: lo scarico dovrà costantemente rispettare le prescrizioni e le modalità stabilite dal D. Lgs n. 152/06, e mantenersi entro i limiti qualitativi previsti per eventuali immissioni in fogna di acque reflue industriali; il titolare dello scarico ha l’obbligo di effettuare l’autocontrollo sullo stesso procedendo ad analisi qualitative sulle acque reflue con cadenza temporale mensile; le certificazioni analitiche dovranno essere inviate a questo settore; divieto categorico di utilizzo di by-pass dell’impianto di trattamento depurativo, ed installazione, nella vasca di accumulo contenente i reflui da trattare, di almeno una pompa di sollevamento di riserva, da utilizzare in caso di guasto; divieto categorico di conseguire il rispetto dei limiti di accettabilità mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo; comunicazione tempestiva di eventuali guasti o difetti agli impianti di trattamento e/o delle condotte fino al punto di recapito finale nel corpo ricettore; comunicazione di ogni variante qualitativa o quantitativa dello scarico, le eventuali modifiche dell’impianto, del sistema di rete di scarico o dei pozzetti fiscali, rispetto alle condizioni che hanno determinato il rilascio dell’autorizzazione; tenere sempre agibili ed accessibili alle autorità preposte i punti stabiliti per il controllo; smaltimento dei fanghi prodotti in osservanza alle norme in materia di rifiuti, D.Lgs 152/06, ed invio a questo Ufficio, entro il 31 dicembre di ogni anno, copia della documentazione comprovante il corretto smaltimento; pagamento delle spese sostenute dalla Provincia o dalle Autorità competenti (ARPAC -ASL ecc.) per i rilievi, gli accertamenti, i controlli ed i sopralluoghi necessari. Nel caso di inosservanza delle prescrizioni ed obblighi, si applicheranno le sanzioni prescritte nel D.Lgs 152106.La presente Autorizzazione: è assentita ai soli fini del rispetto delle leggi in materia di tutela dell’ambientale dall’inquinamento, fatto salvi i diritti di terzi e le eventuali autorizzazioni, concessioni, nulla osta o quant’altro necessario previsti dalla Legge per il caso di specie; ha validità di anni quattro a partire dalla data di rilascio. É fatto obbligo al titolare chiederne il rinnovo un anno prima della scadenza; potrà essere revocata in qualsiasi momento, per accertata incompatibilità con la normativa vigente in materia, senza alcun onere a carico di questo Ente; copia della presente autorizzazione sarà inviata al Servizio Territoriale ARPAC, al Distretto sanitario U. O.P.C. n. 32 di Caiazzo, ed al Nucleo Operativo Ecologico di Caserta. La Provincia resta indenne da qualsiasi danno a persone o cose, nonché da ogni molestia, reclamo o azioni che possano essere promosse da terzi per effetto della presente autorizzazione. Per quanto non espressamente previsto, si applicheranno le vigenti disposizioni in materia”.