Caiazzo, cicorie a Raidue: fenomeno mediatico,
Deprecated: preg_replace(): The /e modifier is deprecated, use preg_replace_callback instead in /membri/teleradionews/wp-includes/formatting.php on line 82
nonostante i soliti mestieranti della denigrazione. Record di ascolti nazionale ma polemiche paesane per il nuovo passaggio televisivo. Era prevedibile, cosi è stato. Record di ascolti, per le caratteristiche cicorie caiatine, “spuntate rigogliosamente†a Piazza Grande, trasmissione cult di Raidue, condotta da Giancarlo Magalli e Matilde Brandi. Ancora una storia casertana finita sulla tv nazionale, l’ennesima targata Caiazzo-che si conferma autentico fenomeno mediatico. Cittadina che sforna a ritmo incalzante personaggi di talento, soap curiose, al limite della credibilità , storie di burocrazia, vivibilità - che colpiscono programmisti registi, redattori ed autori di note trasmissioni televisive, e affermati direttori di giornali- allertati dal giornalista freelance di Caiazzo-collaboratore di note trasmissioni televisive, quotidiani e settimanali nazionali. La piccola comunità dell’alto casertano- nelle ultime due settimane è finita per ben due volte nel mirino di Raidue; varie volte su altre emittenti nazionali. All’esibizione di Andrea Faraone, campione italiano di organetto- è seguito l’articolo di Libero riguardante le cicorie caiatine, celebrate nel programma di Magalli. Spesso, nei “dibattiti†degli opinionisti-tuttologi (anche caiatini) si ciarla di tv generalista, trash, spazzatura- che travolge come uno tsunami la cultura. Ma è il telespettatore che decide. Dante, Petrarca o Foscolo- sono importantissimi- ma in termini di audience, purtroppo- contano meno, molto meno della cicoria caiatina- che, piaccia o meno, ha catturato, sedotto e incollato al piccolo schermo milioni di telespettatori, italiani e stranieri - che hanno fatto impennare gli indici di ascolto - il giorno della messa in onda, come riscontrato da registi, produttori ed autori. I soliti ignoti della “Via Veneto†caiatina- dovrebbero capire che la caiatinità va esportata –utilizzando al meglio le potenzialità disponibili, se capita, con ironia a goliardia. Altrimenti, Caiazzo, con i disfattisti di professione che suo malgrado si ritrova- continuerà a camminare come il gambero, fino al ricambio generazionale. Come ci si aspettava, nella piazza delle chiacchiere non sono mancate le maldicenze: anche gli asini hanno diritto di ragliare, ma i ragli non fanno audience. Delle povere cicorie - piatto semplice e ricco di proprietà – ne hanno parlato, negli studi di Via Teulada, Gianni Gosta, Rosetta De Rosa, Alda Matarazzo e Gaetano D’Agostino- raccontando curiosi e divertenti aneddoti, anche se il nome di Gosta, come quello di Giuseppe Sangiovanni, è saltato dalla cronaca a metà di uno pseudo giornalista, solitamente fazioso, che ama travestirsi da donna ovvero trincerarsi sotto mentite spoglie femminili: gli uomini vivono di soddisfazioni; quelli grandi di grandi soddisfazioni. La caratteristica e ricercata pianta erbacea, che cresce spontaneamente nelle campagne caiatine- stimolerebbe altre “setiâ€-venute meno a causa di una fisiologica débacle fisica degli uomini-figlia dell’età , o di “qualche†bottiglia di troppo. Cicorie, quindi, artefici di miracoli- in grado di far vivere nuove stagioni di passione e di amore? Un rimedio naturale, consigliato dalla tradizione rurale caiatina, senza alcuna controindicazione medica, che provocherebbe dopo l’ingestione autentiche tempeste ormonali- che nonostante le chiacchiere conseguite al passaggio in tv potrà richiamare a Caiazzo migliaia di turisti. Potenza del tubo catodico!