Castel Morrone, perché l’area PIP.
Deprecated: preg_replace(): The /e modifier is deprecated, use preg_replace_callback instead in /membri/teleradionews/wp-includes/formatting.php on line 82
Giuseppe di Fonzo intervista il sindaco Pietro Riello. In merito alla questione dell’area PIP e della polemica che si è scatenata in paese, abbiamo sentito il primo cittadino Pietro Riello il quale ha detto: “Ringrazio, innanzitutto, gli editori che mi danno un’altra possibilità di spiegare la posizione della lista Rinascita Morronese circa la questione dell’area P.I.P. In questi giorni è divenuto l’argomento cardine della polemica montata dall’opposizione consiliare, eletta da uomini politici che vivono di ricordi e da personaggi che si oppongono a tutti ed a tutto. Mi sento in dovere di rivolgermi a quegli elettori che hanno riposto nella nostra lista le attese affinché vi fosse la delocalizzazione di tale area in una diversa posizione territoriale e che oggi percepiscono in tale polemica un tradimento delle loro speranze. Il mancato perseguimento del primo punto del nostro programma concernente appunto la delocalizzazione dell’area P.I.P., attraverso un intervento sullo strumento urbanistico, ovvero il piano regolatore, è risultata impraticabile a causa dell’azione politica della precedente amministrazione, che in data 26 aprile 2006 (un mese prima delle elezioni) pubblicava il bando di gara ed il 19 maggio 2006 (10 giorni prima delle elezioni) aggiudicava la gara per l’infrastrutturazione del P.I.P. È stata l’ultima vigliaccata prima di incassare la severa bocciatura degli elettori! In piena campagna elettorale, quando si è alla ricerca spasmodica del consenso, e quindi cala l’attenzione sull’attività amministrativa, né io, né i candidati consiglieri, né alcun membro del comitato ha avuto il sentore che l’ultimo atto si stesse per compiere. La dimostrazione della nostra buona fede, può essere ricordata da tutti! Mai nessuno di noi ne ha fatto menzione durante i comizi, nelle case, nelle piazze, nei bar, forse avremmo guadagnato qualche consenso in più, è sicuramente avremmo avuto una giustificazione in seguito per ciò che non si è potuto mantenere. Dopo l’insediamento, più volte, insieme all’Assessore Enzo Di Salvatore ed al Responsabile dell’Ufficio Tecnico, Ing. Lorenzo Serino, ci si è recati in Regione per trovare una soluzione alternativa, come un cambio di destinazione d’uso o una variante al PRG al fine di individuare un’altra area. I tempi, però, sarebbero stati lunghi bisognava iniziare tutto ex-novo, l’unica alternativa poteva essere la rinunzia e la perdita del relativo finanziamento e delle possibili ricadute occupazionali. A questo punto non si è potuto far altro che quantificare le spese finora sostenute, quelle da sostenere ancora con i progettisti, il risarcimento dei danni che potevano essere richiesti dalla ditta aggiudicataria dell’appalto e da parte dell’Istituto Sostentamento Clero di Capua, il quale ci diffidava a stipulare il contratto come da accordi presi con la precedente Amministrazione. In data 13 ottobre 2006 presso la Casa Comunale, è stato organizzato un incontro tra alcuni amministratori (il sottoscritto, l’Assessore Di Salvatore, l’Assessore Di Fonzo, il capogruppo Nicola Papa), il dirigente dell’ufficio tecnico ed alcuni cittadini del Torone tra cui l’avvocato Di Lorenzo. Nel corso dell’incontro sono state spiegate le difficoltà che si stavano incontrando per mantener fede a ciò che era stato promesso in campagna elettorale, e che comunque avremmo potuto rinunciare a tutto se supportati da un parare legale che ci esonerasse da potenziali danni erariali (ovvero uno sperpero di denaro pubblico). Lo studio legale a cui è stato affidato l’incarico nel parere, esaminate tutte le procedure, ha evidenziato, purtroppo, il possibile rischio di sperpero di denaro pubblico derivante da un’eventuale rinuncia. Tutto ciò è stato prontamente comunicato ai cittadini interessati. La quantificazione delle spese già sostenute (progettazione, indagini geognostiche, consulenze giuridiche, spese di pubblicazione, rata pre-ammortamento del mutuo) sono state valutate in circa 45.000 Euro; quelle ancora da sostenere riguardavano le progettazioni preliminari, definitive ed esecutive già eseguite da uno studio di tecnici ed approvate dalla precedente amministrazione (ultima nel febbraio 2006). A tutto ciò va aggiunto il risarcimento danni richiesto dalla ditta aggiudicataria e, quindi, le spese legali da sostenere per la difesa in giudizio e la rescissione del mutuo contratto con somme già erogate. A fronte di tutto ciò abbiamo pensato di agire con buon senso e con la responsabilità di amministratori di tutti i cittadini, consapevoli delle critiche che ne sarebbero derivate, avendo come unico obiettivo la crescita economica, sociale e culturale del paese, con l’impegno di garantire, a quanti, preoccupati dagli insediamenti, un’opera di vigilanza e di rigore, volta alla difesa della salute. Spero che questo messaggio possa essere recepito da tutti, prendendo le distanze da chi fa solo e soltanto speculazioni politiche, creando ogni volta un clima da caccia alle streghe, che ha come unico fine suscitare acredine e odio personale, il che ben poco contribuisce alla crescita della collettività , ma serve solo al raggiungimento di scopi personaliâ€.