Alvignanello. Eremo depredato dell’antica cantorìa.
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Eluso il sistema antifurto. A poche settimane dalla gran festa (la prima della stagione) organizzata annualmente in occasione della Pasquetta all’eremo di Santa Maria degli Angeli con tanti sacrifici dei fedeli e del parroco don Massimiliano Iadarola, si è appreso che nei giorni scorsi alcuni malviventi hanno depredato l’antico monastero dell’unico oggetto di valore che i soliti ignoti ancora non avevano asportato: l’antica cantoria in legno pregiato. Un furto che sconcerta non solo i fedeli, ma anche i residenti, in quanto i sacrileghi hanno dimostrato estrema perizia, grande sfrontatezza e soprattutto di conoscere molto bene i luoghi ed in particolare il sistema antifurto, tanto da riuscire ad aggirare il sistema antifurto che pare altre volte avesse funzionato costringendo alla fuga altri delinquenti probabilmente forestieri. Stavolta invece, gi inquirenti sarebbero propensi a credere che ci sia lo zampino di qualche basista della zona o che addirittura il colpo sia stato architettato da una banda composta anche da gente del comprensorio. Non è facile, infatti, smontare ed asportare anche in aperta campagna un’intera cantoria senza che nessuno se ne accorga, ma stavolta fra i residenti qualcuno attenderebbe al varco i malviventi per fare giustizia sommaria, nella convinzione che potrebbero tornare, in quanto alcune parti della cantoria sarebbero state occultate, dimenticate o abbandonate nella fretta lungo la strada che porta all’eremo.Â