Caiazzo. Cade sul marciapiedi sconnesso,
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tre fratture e ferite al capo. Poteva andar peggio alla caiatina rovinata al suolo l’altra mattina mentre procedeva lungo il marciapiedi “per handicappatiâ€Â ma che, secondo le solite malelingue, pare costruito per “handicappare†i malcapitati passanti, di via Latina, nel tratto prospiciente l’ex cinema Imperiale, dove attualmente esiste una pescheria. Proprio la titolare del pubblico esercizio, richiamata dal tonfo e dalle conseguenti urla, avrebbe prestato i primi soccorsi alla malcapitata, in attesa che arrivasse l’ambulanza dal vicino presidio di emergenza, prontamente ripartita alla volta dell’ospedale civile casertano in quanto i sanitari hanno accertato che, rovinando al suolo mentre camminava sotto la pioggia lungo il marciapiedi, dopo essere inciampata nella pavimentazione sconnessa, la donna aveva subito varie fratture alla spalla, al braccio e lesioni al capo. E poteva andar peggio non solo perché nella caduta si sono frantumati gli occhiali e quindi avrebbe potuto rimetterci la vista, ma soprattutto perché la donna, caduta sul manto asfaltato, ha rischiato di essere schiacciata dalle macchine in transito, in quanto il traffico veicolare continuava a fluire costeggiando il marciapiedi poiché, come di consueto, parte della carreggiata opposta era occupata dalle macchine parcheggiate nelle strisce blu, cioè a pagamento, non si è mai capito in base a quali criteri autorizzate. Immaginabile che, superata l’emergenza, la donna, costretta all’immobilità per qualche mese, intenti un’azione legale nei confronti del Comune per ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali subiti, con la speranza che i preposti si attivino per far sistemare al più presto almeno i tratti più sconnessi dei marciapiedi che attraversano la città , senza attendere la prossima vittima né che la Provincia rifaccia l’intera pavimentazione. Auspicabile anche che con l’occasione i preposti comunali si attivino per vietare in modo permanente la sosta a pagamento lungo via Latina, considerando prioritari gli interessi collettivi a quelli della fortunata ditta forestiera che gestisce i parcheggi a pagamento.