Caiazzo. Manca la luce, ascensore bloccato al Comune.
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Introvabili i vigili, unici ad avere le chiavi. Ancora una volta sotto accusa la polizia municipale ma forse per provvedere si aspetta che ci scappi un altro morto. Si deve al lodevole senso di responsabilità di alcuni dipendenti comunali, ma soprattutto del pro sindaco ed assessore alle politiche sociali Tommaso Sgueglia nonché dell’assessore alla pubblica istruzione Salvatore Fasulo, se la situazione non è degenerata nel pomeriggio di lunedì, quando, in seguito ad una pioggerellina ed all’ennesimo black out elettrico (ma questo, ormai, non “fa†più notizia), l’ascensore della casa comunale è rimasto bloccato a metà strada, imprigionando dei malcapitati utenti che erano appena usciti dall’ufficio tecnico. Richiamati dalle urla provenienti dal gabbiotto, alcuni dipendenti degli uffici ubicati al piano terra si sono precipitati in loro soccorso, ma inutilmente perché l’ufficio dei vigili era chiuso e pare che nessun altro avesse la chiave di emergenza, indispensabile per portare manualmente al piano l’improvvisata trappola. È iniziata quindi una disperata ricerca degli agenti, purtroppo infruttuosa perché l’unico rintracciato al telefono non era in servizio e non aveva alcuna possibilità di intervenire. Mentre il tempo scorreva inesorabilmente e l’aria nell’ascensore diventava sempre più irrespirabile, alcuni dipendenti hanno deciso di infrangere il vetro posto a protezione dell’interruttore di emergenza con un grosso martello procurato chissà come, ma anche ciò si è rivelato inutile perché, a quanto inteso, la batteria di emergenza era completamente scarica e quindi i malcapitati stavano anche al buio. Giustamente preoccupato per la loro salute, il vice sindaco Sgueglia ha rotto gli indugi e quindi allertato col proprio telefono il servizio di emergenza sanitaria territoriale mentre, con pari senso di responsabilità , l’assessore Fasulo ed un funzionario chiamavano i Pompieri. Nel frattempo un altro funzionario è riuscito a procurarsi la chiave della sottostante palestra, riuscendo, attraverso la tromba dell’ascensore, a comunicare, e quindi tranquillizzare in qualche modo, i cittadini intrappolati. Per in paese, intanto, continuava la “caccia†ai vigili, complicata dal fatto che nessuno sapesse quali erano di servizio. Ma anche in questo caso agli sventurati ha pensato la provvidenza in quanto, mentre gli amministratori presenti comunicavano l’esatto indirizzo al personale dell’ambulanza ed agli stessi Pompieri, è tornata la corrente. I problemi però non erano terminati, in particolare per gli utenti degli uffici comunali, in quanto, in assenza dei vigili, nonostante il ritorno della corrente, non era possibile riattivare l’energia negli uffici poiché l’interruttore è ubicato nel loro ufficio. Rectius: nell’ufficio URP, per cui il sindaco ha disposto lo scambio con l’ufficio dei vigili, ma dal primo marzo. Allora perché è già avvenuto? C’erano tutte le condizioni per farlo? Possibile che nessuno debba sapere quali vigili sono in servizio e dove rintracciarli qualora siano costretti ad allontanarsi dall’ufficio? Perché non pubblicare all’albo pretorio i turni di servizio e i loro recapiti telefonici di emergenza?Â