Caiazzo. Le vie del signore non sono finite.
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Solo poche ditte hanno partecipato all’asta finalizzata all’affidamento dei lavori di ristrutturazione della chiesa dell’Annunziata e sembra che per una volta non ve ne sia nessuna dell’agro aversano. Ma probabilmente ciò ha una motivazione: l’avviso d’asta per cui, oltre che sulla Gazzetta Ufficiale, è prescritta la pubblicazione su due quotidiani, di cui uno a tiratura regionale e uno provinciale, per puro caso, ovvero in seguito a valutazioni fatte dai responsabili dell’ufficio tecnico comunale, è finito all’Osservatore Romano e Milano Finanza (testata -se provinciale- probabilmente della Lombardia). Senza alcuna offesa, anche l’Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano, non pare abbia molti lettori in Campania, soprattutto fra gli imprenditori che avrebbero potuto essere interessati a partecipare all’asta. Secondo qualcuno addentro alle scartoffie comunali, ma non d’accordo, con acrobazie dialettiche degna di migliore causa, nella determina 510/96 con cui è stata affidato a una ditta di Barletta, in Puglia, l’incarico di selezionare due quotidiani sui quali pubblicare l’avviso d’asta, nelle premesse si fa riferimento ad una testata a diffusione regionale e una a diffusione provinciale, mentre in dispositivo l’Osservatore Romano viene definito quotidiano a diffusione nazionale, come effettivamente è, e per Milano Finanza si fa riferimento all’edizione locale e quindi alla diffusione locale. Ma in quale Regione? Secondo i maligni, “grazie†all’Annunziata, le vie dei signore si sono aperte a Caiazzo anche per l’architetto Di Pinto, al quale molti hanno imputato il tracollo dell’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, visto che, essendo stato già individuato dalla curia per il precedente lotto, sarà lui ad occuparsi dei prossimi lavori.Â