Pontelatone. Città in apprensione per Giancarlo Parillo.
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di Nunzio De Pinto. Il casertano Giancarlo Parillo, uno dei tre militari lievemente feriti nell’attentato di oggi non lontano da Herat, ha compiuto 26 anni il 24 giugno scorso. Risiede con la moglie Stefania Martino, anche lei casertana e nativa di una piccola frazione di Cupa di Sessa Aurunca, a Tolmezzo, in provincia di Udine. É originario di Pontelatone, un piccolo comune agricolo ad una quindicina di chilometri da Caserta, dove vive la mamma Pasqualina, vedova da tempo. Nel paese, dopo aver appreso la notizia in televisione, sono tutti in apprensione. Le condizioni di Giancarlo Parillo non sono risultate gravi come quelle dell’altro caporalmaggiore casertano, Vincenzo Cardella, di san Prisco, ferito ieri alle gambe ed ora ricoverato all’ospedale militare del Celio dopo essere stato trasportato, in coma farmacologico, a Roma con un “C 130″ dell’Aeronautica Militare. Il 3° Reggimento Artiglieria Terrestre (da montagna), comandato dal Colonnello Maurizio Paissan, è in vita fin dal 1902 ed assume l’attuale denominazione nel 1926. L’unità è tra i pochi reggimenti d’artiglieria decorato di due Medaglie d’Oro al Valor Militare. Le sue batterie combattono in Libia (1911-12) e per tutta la 1^ Guerra Mondiale, inquadrate nei Gruppi “Conegliano”, “Udine”, “Vicenza” e “Belluno”. Viene assegnato nel 1935 alla Divisione alpina “Julia” della quale segue le sorti sul fronte greco-albanese nel 1940-42 e quindi fino alla primavera del 1943 in Russia. Rimpatriato, si scioglie per effetto degli eventi armistiziali. Ricostituito ad Udine il 1° febbraio 1951, il reggimento attraverso i suoi gruppi tradizionali “Udine”, “Conegliano” e “Belluno”, giunge fino ai giorni nostri, sempre alle dipendenze della “Julia”, inquadrando il gruppo “Conegliano” di Tolmezzo.Â