Guardia Sanframondi. Non solo riti settennali.
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Guardia Sanframondi. Non solo riti settennali. Chiuderà i battenti giovedì 26 agosto 2010, a due settimane dall’inaugurazione, la mostra di Giovanni De Vincenzo Accesso diretto all’energia vitale. Guardia Sanframondi, che in questo mese di agosto ha ritrovato i Riti penitenziali, celebrati nel mondo tra le più suggestive e toccanti espressioni della cerimonialità religiosa campana con cadenza settennale, ha accolto atri due momenti di notevolissima valenza socio - culturale. È stato infatti inaugurato, nel cuore dell’antica città , un Centro culturale – espositivo voluto fortemente da Caterina Tarantino, Giovanni Mancini (entrambi docenti dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone) e dal figlio Gianluca Mancini, che hanno restituito a dignità civica un monumento di storia e architettura che rivive nei suoi secoli di pietra con nuova e nobile destinazione. Diventa infatti spazio museale, centro di documentazione e laboratorio la Domus Mata che nella stessa denominazione non perde il senso di “ casa “ come riferimento di felice accoglienza e s’identifica come Museo delle Arti e delle Tradizioni Attive , vale a dire intese come spiritualità che s’infutura , essere in divenire. Domus Mata è stata aperta al pubblico nella serata di giovedì 12 agosto ed il momento inaugurale è coinciso con l’avvio all’Omaggio all’Arte di Giovanni De Vincenzo, le cui opere sono state allestite negli spazi aperti e nelle sale espositive della sede museale. Caterina Tarantino e Giovanni Mancini hanno goduto della lezione e dell’amicizia del loro maestro Giovanni De Vincenzo, tra l’altro molto legato a Guardia Sanframondi che custodisce un suo pregevole monumento dedicato a San Pio in trono. Il forte Artista, tra i più rappresentativi tra quelli campani dal dopoguerra, ha trasferito nel suo immaginario plastico le ardite riflessioni sugli effetti della già avvertita disumanizzazione con la conseguente massificazione in atto. Ha previsto anche gli effetti delle svolte epocali che, interferenti, si sarebbero sommate al culmine del secolo e del millennio. Domus Mata nella Retrospettiva di De Vincenzo propone una lezione di eticità , di devozione ai valori umani , di coerenza nel rispetto del buono che s’innova nei transiti dell’energia metamorfica. Non a caso il titolo della rassegna è: “Accesso diretto all’energia vitale†e le ragioni etico – estetiche dell’arte di De Vincenzo sono precisate da Angelo Calabrese nei saggi che figurano nel volume – catalogo edito per l’occasione. L’inaugurazione di Domus Mata, coincisa con quella dell’Omaggio a Giovanni De Vincenzo, come si ribadisce, ha rappresentato un evento di propositiva valenza. Le radici di Guardia Sanframondi avranno più salda tutela e la produzione delle idee avrà chiome più estese.