Castel Campagnano. Comune, attesa spasmodica.
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Castel Campagnano. Comune, attesa spasmodica. Si registra grande apprensione - e tensione - nel piccolo Comune del comprensorio caiatino e nella stessa frazione Squille in attesa dei risultati elettorali, che riguardano in particolare il rinnovo del Consiglio comunale in seguito al commissariamento del municipio disposto dal prefetto di Caserta dopo le dimissioni contestuali di tutti i consiglieri di minoranza, pare fagocitati dall’ex sindaco Nicola Campagnano, e tre consiglieri della ex maggioranza, capeggiata dal sindaco p.t. Giuseppe Di Sorbo. E proprio tra i due ex sindaci, Campagnano e Di Sorbo, si è registrata una lotta all’ultimo voto, cioè per la conquista di ogni possibile suffragio. Lotta molto sentita anche per ragioni campanilistiche e che, secondo indiscrezioni, non ha risparmiato colpi bassi, come, si vocifera, i posti di lavoro promessi da vari candidati presso il centro di riabilitazione neuromotoria “L’Oasi†ed altre realtà produttive locali. Ma l’episodio forse più eclatante, a quanto riferito, si è registrato durante un comizio nella frazione Squille allorché, mentre stava tenendo un comizio, un candidato ha cominciato ad inveire contro una bambina che pare stesse giocando poco lontano dall’oratore, il quale pare abbia accusato uno sputo, circostanza decisamente smentita dagli altri presenti. Episodio che poteva passare anche sotto silenzio se la bambina non fosse stata l’ex vice sindaco baby (da poco rimpiazzata proprio con la nipote del  candidato sindaco avversario) e soprattutto la figlia di un ex assessore ricandidato, che naturalmente non poteva gradire l’esternazione, inopportuna, ma da mettere in conto, considerata la tensione registratasi fra candidati, avversari, aspiranti, sostenitori e detrattori sin dall’indomani del commissariamento. Ora non resta che attendere il responso delle urne, dopo lo spoglio delle “Provinciali†per conoscere il nome del nuovo sindaco di Castel Campagnano, e della nuova squadra di governo locale, sperando che stavolta prevalga la sportività e, nel comune interesse da tutti sbandierato durante la campagna elettorale, il soccombente tenda la mano al vincitore dimostrando di saper perdere, il che è molto più difficile del saper vincere….