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Caiazzo. “Palestra Inseroâ€, tutti d’accordo. Un atleta defunto circa 40 anni fa “mette d’accordo” maggioranza e minoranza. Antonio Insero, meglio conosciuto da tutti con il nome di “Tonino” morì il 17 aprile 1973 nel fiume Volturno. Quel tragico evento segnò la vita di una intera generazione, quella dei suoi amici e dei suoi cari. A distanza di 36 anni il Comune gli intitola la struttura polivalente in vico San Francesco. Ecco come è stato ricordato da chi lo ha conosciuto. Antonio Insero (nella foto) nacque a Caiazzo il 27 ottobre 1956. Nel 1970, dopo aver concluso le scuole dell’obbligo distinguendosi come alunno intelligente e pieno di voglia di apprendere, si iscrisse al liceo Scientifico Statale di Caiazzo. Era noto come atleta e come artista. Il 29 novembre del 1970 vinse in Capua il torneo di tennis, per giovanissimi, indetto dal C.S.I Provinciale. Non eccelleva, però, solo in questa disciplina, ma anche nel calcio, nel l’atletica, nella pallacanestro e nella pallavolo. In tutte le discipline sportive era sempre tra i migliori e in particolare in tutti i tornei che si disputavano a livello locale e provinciale. Antonio Insero, o più comunemente per la famiglia e per tutti era Tonino; tutti amavano chiamarlo così! Il giovanissimo, brillante, tenace e forte atleta era l’orgoglio del C.S.I. di Caiazzo ed era invidiato da altre organizzazioni sportive che spesso se lo contendevano. All’amore per lo sport univa l’amore per gli studi e per l’arte, in particolare per la pittura. La sua fantasia, lo spirito di avventura che lo animava e le sue doti artistiche le testimoniavano gli affreschi eseguiti in casa sua, in via Domenico Messeri, dove ancora vivono i genitori. Tonino, orgoglio della famiglia. La palestra di vico San Francesco lo vedeva assiduo frequentatore con i suoi coetanei ed ivi raccolse le più significative affermazioni nelle competizioni sportive. Tonino Insero, un giovane eclettico, era un vero esempio di fusione tra qualità di atleta e capacità intellettive con spiccate doti artistiche e, per questo era attentamente seguito oltre che dalla famiglia anche dagli insegnanti e da tutti quelli che lo conoscevano, con vivo e costante interesse e non erano pochi quelli che gli prevedevano un ottimo futuro. Il 17 aprile 1973, Tonino, studente del terzo Liceo Scientifico Statale di Caiazzo, in un pomeriggio molto caldo, aveva pranzato da poco, quando con un amico si recò al fiume Volturno dalla zattera dove sostò con l’amico, tentò, con un remo improvvisato, di far muovere il natante. Per raccogliere il remo che gli era sfuggito di mano ed era caduto in acqua, si tuffò, ma non riemerse più. Così terminò la vita di Tonino. Per la famiglia e per tutta la città fu uno dei giorni più tragici. Il mai dimenticato professore Pasquale Cervo, che lo ebbe alunno al Liceo, fu fra quelli che per la morte di Tonino sentì un vivo e bruciante dolore. Il professore Cervo, profondamente scosso per la scomparsa di uno dei suoi migliori alunni, lo ricordò con una toccante lirica. E anche noi, oggi, lo vogliamo ricordare, intitolandogli una struttura sportiva polivalente, in modo che non lo dimentichi nessuno, quale esempio di un giovane di grandi doti, onesto e altruista. Per espressa volontà dei genitori il centro verrà intitolato a “Tonino lnsero” così come tutti lo ricordano.Â