Parma. Colpo in gioielleria, dentro due napoletani
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Parma. Colpo in gioielleria, dentro due napoletani. In tutto sono un napoletano e due casertani gli arrestati dalla Squadra Mobile di Parma, resisi responsabili e complici della rapina. In galera Solimene, Dolpino e Fusco. Due campani sono stati arrestati a poche ore dal colpo, realizzato nella gioielleria Barbieri di Parma, alcuni dei responsabili della rapina, che ha fruttato un bottino di circa un milione di euro. La refurtiva è stata totalmente recuperata dagli uomini della sezione antirapine della squadra Mobile. Il ‘colpo’, avvenuto poco dopo le 17.30 di ieri, è stato opera di professionisti. Quattro persone armate di pistola semiautomatica sono entrate nella gioielleria, una delle più note della città ; con la minaccia dell’arma hanno raggruppato cinque persone (i titolari dell’esercizio, due commesse e una cliente) nel retro del negozio, immobilizzandole con nastro adesivo applicato a caviglie e polsi. Gli arrestati sono tutti di origine campana. Carmine Solimene, napoletano di 30 anni, e Daniele Guido Dolpino, casertano di 24 anni, sono stati bloccati al termine di un inseguimento avvenuto all’ingresso di Modena, dove la polizia aveva sistemato un posto di blocco su segnalazione dei colleghi parmigiani. I malviventi, che si muovevano su due auto, grazie al traffico e alla pioggia battente sono riusciti a forzare il posto di blocco, ma sono stati inseguiti dalle pattuglie della polizia; una delle vetture è riuscita a dileguarsi, mentre quella con a bordo Solimene e Dolpino è stata bloccata. La polizia ha inoltre arrestato per ricettazione e favoreggiamento Antonio Fusco, casertano, 27 anni, sospettato di aver fornito ai rapinatori alloggio ed ospitalità nella sua casa di Modena. Nel corso delle perquisizioni a cui sono stati sottoposti i due rapinatori e l’auto su cui viaggiavano sono stati trovati 17 chilogrammi di gioielli. Nell’abitazione di Fusco, invece, sono stati trovati i capi di abbigliamento utilizzati durante la rapina e altri gioielli rubati. Sequestrata anche l’arma usata per il colpo, perfetta imitazione di una pistola semiautomatica. Sono in corso indagini per rintracciare i due rapinatori fuggitivi; la Mobile di Parma si dice ottimista.