Alife. Dentro otto anni dopo lo stupro.
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Alife. Dentro otto anni dopo lo stupro. Massimo Cassella 35enne di Alife, fermò e fece salire a bordo della sua vettura una ragazza di Piedimonte Matese per poi violentarla sulle rive del fiume Volturno ad Alvignano. Dopo otto anni si sono splancate le porte del carcere per quel gesto. Nel luglio 2001, transitando in piazza Carmine a Piedimonte Matese, con uno stratagemma, fece salire sulla sua auto una ragazza 18enne di Piedimonte Matese. Una volta giunto nei pressi del fiume Volturno nella zona di Alvignano, la violentò e la minacciò di morte dicendogli che dopo averla ammazzata l’avrebbe scaraventata nel fiume. L’autore dell’odioso reato, Massimo Cassella, 35enne di Alife, fu incastrato da un indagine dei carabinieri. Questa mattina la Giustizia gli ha presentato il conto, sono stati ancora una volta i carabinieri della Stazione di Alife, coordinati dalla Compagnia di Piedimonte Matese, ad eseguire l’operazione che ha portato al suo arresto, su esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in quanto Massimo Cassella, per quei fatti è stato condannato ad espiare una pena di tre anni e tre mesi di reclusione. L’uomo è stato prelevato l’altra mattina all’alba dalla sua abitazione e trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove sconterà la pena. A suo carico oltre al reato di violenza sessuale risultano anche quelli di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di un ordigno esplosivo, di un pugnale da caccia e di munizioni varie, che gli valsero il soprannome di “Ramboâ€, con il quale lo stesso è conosciuto nel paese di residenza. (Fonte: Caiazzo Rinasce)