Gallo Matese. Mercoledì Consiglio comunale.
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Gallo Matese. Mercoledì Consiglio comunale. Grossa attesa per il Consiglio comunale, programmato dal sindaco Francesco Confreda per le ore 20 di mercoledì 30 settembre, a prescindere dallo scarno ordine del giorno, in cui spicca particolarmente la verifica della sussistenza degli equilibri finanziari. Questo però sarà solo il terzo e ultimo argomento in discussione, atteso che rima il parlamentino sarà chiamato all’approvazione dei verbali della precedente seduta ed alla ratifica di una delibera approvata il 30 luglio dall’esecutivo, ma evidentemente di competenza consiliare e che, quindi, a norma di legge il massimo organismo locale deve far propria entro sessanta giorni, pena la decadenza. E qui potrebbe cascare il proverbiale asino, atteso che qualche attento osservatore della politica locale, si vocifera una talpa interna al palazzo, avrebbe fatto rilevare anche a qualche organo di informazione che di fatto il disposto sarebbe improponibile, in quanto sottoposto al vaglio del Consiglio oltre la scadenza del sessantesimo giorno, non essendosi tenuto conto, in fase di predisposizione dell’assise, del particolare che nel lasso “cadono†due mesi di trentuno giorni, per cui il termine sarebbe infruttuosamente spirato il 29 settembre. Ma secondo la stessa fonte il portavoce della minoranza sarebbe intenzionato a fare lo gnorri durante l’assise, salvo a proporre, o far proporre a terzi, ricorso in sede giurisdizionale per ottenere l’annullamento dell’atto illegittimo, con imputazione delle spese giudiziarie e ovviamente del corrispettivo, si vocifera una somma molto cospicua, direttamente al capo dell’esecutivo, cioé allo stesso sindaco Francesco Confreda. Che a margine della seduta dovrebbe finalmente chiarire l’arcano relativo alle due dimissioni dalla giunta, a quanto trapelato, confermato dagli stessi componenti dimissionari (Izzi e Tartaglia), ma negato con decisione, addirittura con un documento polemico, dallo stesso primo cittadino. E proprio questo parrebbe l’argomento, non all’Odg, ma più atteso dalla cittadinanza interessata e palesemente dissidente dell’attuale sindaco, ovvero della sua politica (non?) esercitata, in particolare negli ultimi tempi, dopo l’ingresso nel Cda della Comunità montana, da cui punterebbero a disarcionarlo per vie traverse, facendolo cadere da sindaco. Â