Caiazzo. Comune, aia di crisi?
Deprecated: preg_replace(): The /e modifier is deprecated, use preg_replace_callback instead in /membri/teleradionews/wp-includes/formatting.php on line 82
Caiazzo. Comune, aia di crisi? C’è aria di crisi al Comune di Caiazzo. Non solo secondo voci di popolo il gruppo Sibillo mal sopporta decisioni assunte e non condivise. Nonostante le apparenze al Comune di Caiazzo non tira buon vento tra le varie anime che compongono la maggioranza. A dire le sua è Fabio Sgueglia che della situazione ne offre una lettura in chiave politica. “Troppi galli a cantare, esordisce Sgueglia, troppe situazioni non risolte che il Sindaco Giaquinto si trascina dietro. Per prima cosa a nulla è servito il riassetto organizzativo operato ultimamente nell’Ente, in particolare la sostituzione Dell’ing. Marra con l’ottimo Pino Grasso, poiché la Giunta Comunale non ha fornito ai vari responsabili gli indirizzi programmatici ed il supporto finanziario qual’ è il PEG. Cosa deve realizzare il responsabile di un settore se non c’è un programma amministrativo la cui attuazione, o meno, ne consentirà la valutazione finale? Senza l’assegnazione dei capitoli di bilancio come può un responsabile essere autonomo nella gestione amministrativa? La cosa secondo me è voluta per mantenere il controllo sui vari settori, ed è ciò che di fatto sta accadendo. Chi prima si sveglia al mattino quello comanda in comune. Mentre il Sindaco dà un ordine, il Presidente del Consiglio dà un contrordine, e così via. Confusione di ruoli, ma soprattutto confusione di cariche. A Caiazzo, per un gioco del destino, troviamo un presidente del Consiglio che vorrebbe fare anche il Sindaco. Tutto ciò comporta solo confusione e disagio per i cittadini. Volete un esempio. Roberto Di Iorio, a nome dei diversamente abili, ha segnalato una serie di situazioni che definire disagevoli è dir poco, perché esse sono vergognose. Strade e luoghi impraticabili per chi ha un handicap racchiuse in un video, pubblicato in rete, il quale rappresenta la vergogna per una città che si definisce del buon vivere. Una testimonianza filmata che metterebbe in crisi la coscienza di ogni buon amministratore e che invece lascia imperterrito l’assessore al ramo Tommaso Sgueglia. Persino il presidente nazionale delle Città slow ci accinge a chiedere spiegazioni in merito, mentre l’amministrazione comunale di Caiazzo resta impassibile, anzi starebbe per precipitarsi a Mendrisio, in Svizzera, per “acchiappare†un altro incarico in Cittaslow. Un altro esempio. In un periodo di crisi qual è questo ogni buon amministrazione ridurre le spese inutili ed invece la nostra prepara feste e festini, tra cui lo Jovinelli, incurante di chi non riesce a tirare avanti. Ecco che allora all’interno dell’amministrazione Giaquinto si tirano le somme tra quegli amministratori che avvertono il dovere civico dell’incarico, in particolar modo il gruppo Sibillo, ma anche Simeone, De Rosa, Fasulo Salvatore, e chi invece, siccome ha vinto le elezioni e non perde occasione per gridarlo ai quattro venti, come ad esempio il presidente del consiglio, pensa di aver già dato troppo alla città . Non è così Stefano Giaquinto, amico mio, che si amministra Caiazzo, faro del comprensorio. L’inutilità ormai dimostrata dell’incarico conferito a tecnico esterno, che costa soldi per le tasche dei caiatini e che, come già dissi, risulta illegittimo ed inconveniente, per cui andrebbe immediatamente risolto, la sordità dimostrata verso i problemi dei più deboli, nostri fratelli, la testardaggine politica di qualcuno che per la prima volta, dopo anni ed anni, è riuscito ad ottenere un incarico pubblico, le continue assenze dalle riunioni di Giunta di qualche assessore, la futilità di talune iniziative “culturali†che arrecano danni a Caiazzo, sia d’immagine che economici, ti dovrebbero far riflettere, caro Stefano, sulla necessità di prenderti un periodo di pausa, di riflessione, per ridisegnare la tua amministrazione o, in caso fosse cosa impossibile dato gli equilibri precari al suo interno, di avere il coraggio di rimettere il mandato di rappresentanza. Naturalmente io ti auguro la prima ipotesi, e lo auguro alla Città di Caiazzo che ha conosciuto momenti amministrativi più alti. Eppure, caro Sindaco, non dire che queste cose non te le avevo già dette, sia in privato che in pubblico. Come pensi di portare nel porto una nave dove ognuno rema dalla propria parte? I continui scontri pubblici di qualche amministratore con i controllori del traffico, il loro voler decidere anche le ubicazioni fisiche di taluni dipendenti, non portano bene all’immagine di una Città che ha al suo interno le potenzialità per ricoprire un ruolo nel collegio provinciale. Se c’è qualche ramo secco all’interno della tua amministrazione, caro Sindaco, taglialo.