Caiazzo. Opere Pie, addio sogni di “gloriaâ€â€¦
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Ormai è ufficiale, Caiazzo avrà un nuovo edificio scolastico. Su sollecitazione del consigliere provinciale PD Dario Puorto, infatti, la Provincia di Caserta ha confermato il finanziamento già assegnato dieci anni addietro -corrispettivo di cinque miliardi di lire- ritenendo rescissa la convenzione all’epoca stipulata con le Opere Pie per ristrutturare a tal fine un complesso di ruderi ubicati nel centro storico, e chiesto al sindaco di individuare e comunicare entro un mese un fondo sul quale costruire il nuovo edificio o meglio complesso scolastico. Si tratta di una notizia trita, sebbene spacciata per primizia, in quanto da tempo la provincia aveva rinunciato a tale progetto, ritenuto scellerato da vari professionisti, anche se altri professionisti del cemento sono stati o dovranno esser pagati per la progettazione, a suo tempo affidata, deve presumersi, troppo frettolosamente. Entusiasmo alle stelle per i politici da tempo afflitti da tangibile asfissia, ma… come si scrisse per un grande stratega: sarà vera gloria? Secondo alcuni lettori sarebbe ingiusto unirsi alla mischia e gioire, in presenza di un gravissimo pateracchio del quale proprio i caiatini faranno le spese, se è vero che la Provincia ritiene di poter tagliare la testa al toro sic et simpliciter, cioè dando il benservito alle Opere Pie e chi s’è visto s’è visto. Prima di tirare le somme ed esprimersi in termini entusiastici, infatti, bisogna stabilire quale sarà la sorte dei ruderi appartenenti alle OO. PP. RR., anche in previsione dell’auspicata acquisizione al demanio comunale dei cespiti dell’ente filantropico. A suo tempo, infatti, i responsabili provinciali si impegnarono a realizzare un nuovo edificio per le scuole superiori, ma anche a dar seguito al progetto di ristrutturare i ruderi delle Opere Pie per una diversa destinazione. Senza entrare nel merito di cosa sarà possibile realizzare fra alcuni anni e cosa, invece, con la stessa somma, si poteva realizzare oltre dieci anni fa - quando il Cda delle Opere Pie Riunite stipulò una convenzione col sindaco pro tempore e quest’ultimo con la Provincia per ristrutturare alcuni ruderi dell’ente con destinazione scolastica - bisogna considerare soprattutto che col passare degli anni gli immobili si sono ulteriormente degradati e difficilmente il CdA delle OO. PP. RR. avrà disponibilità finanziarie sufficienti per ristrutturare a sue spese l’enorme, ma fatiscente complesso immobiliare. È lecito quindi attendersi dal Consiglio delle Opere Pie e magari anche dal Comune una richiesta di risarcimento per mancato rispetto della convenzione, liberamente stipulata fra le parti e che, ovviamente, non sarebbe lecito rescindere singolarmente. Bisognerebbe capire infine quali alunni la Provincia intende fare studiare fra alcuni lustri nella città del “buon vivere†in considerazione del progressivo decremento democratico, ovvero se non si tratterà dell’ennesima cattedrale nel deserto, sulla falsariga del mercato coperto. Tanto, paga pantalone…