Cerreto Sannita. Centro storico, nuovo look: tutto da rifare?
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Cerreto Sannita. Centro storico, nuovo look: tutto da rifare? Appalto annullato su ricorso del noto avvocato Pasquale Marotta. Nei guai l’amministrazione comunale che intanto ha ritenuto di dar seguito ai lavori. Il TAR Campania ha annullato la gara per i lavori di riqualificazione del Centro Storico, parte alta, importo dei lavori 1.082.322,48 euro, pari a circa 2 miliardi di vecchie lire. L’ottava sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Napoli ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio di Imprese OPUS con sede in Caserta che era risultata seconda nella gara indetta dal Comune di Cerreto Sannita, riguardante i lavori di riqualificazione del centro storico, parte alta. L’importo dei lavori era di 1.082.322,48 euro. La gara era stata aggiudicata alla ditta FRA.MAR s.r.l. Costruzioni con sede in Cerreto Sannita. Il ricorso è stato patrocinato dal noto avvocato amministrativista di Caserta Pasquale Marotta, originario di Caiazzo, che con circa quaranta pagine e dieci motivi di ricorso ha censurato l’operato dell’Amminitrazione appaltante. In particolare Marotta ha contestato la nomina della Commissione di gara che era avvenuta ad opera della Giunta Comunale. Secondo la tesi del legale, essendo la Giunta Comunale un organo politico, non avrebbe potuto nominare la Commissione di gara, spettando tale nomina al Dirigente e/o al Responsabile del Settore comunale competente. Il TAR, accogliendo la tesi del legale, ha accolto il ricorso annullando l’intera procedura di gara e lo stesso contratto d’appalto che, nel frattempo, era stato stipulato dall’Ente appaltante e la ditta FRA.MAR., dichiarata vincitrice della gara. Tale sentenza procurerà grosse difficoltà al Comune che aveva deciso di stipulare il contratto con la ditta vincitrice e quindi consentito alla stessa ditta di iniziare i lavori, che in buona parte sono stati eseguiti nonostante il TAR avesse, in sede cautelare, all’udienza del 17 marzo 2008, già fissato il merito della causa a distanza ravvicinata (udienza 23 giugno 2008). Questo comportamento dell’Ente ha procurato un enorme danno erariale all’Ente stesso che ne dovrà dar conto eventualmente dinanzi alla Corte dei Conti. Il Comune, infatti, si troverà ad aver pagato due volte: alla ditta vincitrice, per i lavori effettuati, e alla ditta ricorrente per i danni subìti.Â