Orta di Atella. Brancaccio risponde al coordinatore dei Verdi Falco.
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“Nonostante i molteplici impegni che mi assorbono in questa delicata fase politico -elettorale, che mi vede lavorare intensamente su più fronti e in diverse realtà per l’affermazione de “L’Unione†e dei valori che la ispirano, devo mio malgrado perdere del tempo prezioso per rispondere alle accuse, in mala fede, false, tendenziose e strumentali, rivoltemi dal coordinatore dei Verdi Enzo Falco. Prendo innanzitutto atto dell’ipocrisia di Falco che da un lato difende la Caiola e dall’altro si prodiga per un rimpasto in giunta per occupare il posto dell’assessora stessa che quindi verrebbe defenestrata proprio per volontà del suo difensore. Alla faccia della solidarietà e lealtà politica e umana! Di tale affermazione naturalmente me ne assumo tutte le responsabilità . E’ paradossale, inoltre, che Falco si arroghi il diritto di dare lezione al sottoscritto sulla necessità di “unità politica del centrosinistraâ€, quando nei fatti lui da autentico “sfasciacarrozze†non perde occasione per dividere e frantumare. Basti pensare che è candidato a sindaco nella sua Caivano in alternativa alla coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco uscente. La sua nota lascia intendere che non ha affatto capito il senso del mio intervento che non era una forma di insofferenza verso le critiche dell’assessora ma bensì la condanna della sua presenza ad Orta (a sostegno di una lista trasversale) che è stata assolutamente inopportuna visto il suo ruolo di governo all’interno di un esecutivo che vede rappresentato il centrosinistra nella sua interezza. Falco sa bene che quando lui è venuto ad Orta a costruire un soggetto politico (ibrido e di centrodestra), il sottoscritto pur rammaricato ha compreso che il suo mandato era svolto in funzione del suo ruolo politico. Ad ogni modo sulle critiche dell’assessora e di Falco, sono pronto a confrontarmi pubblicamente con loro al fine di dimostrarne l’assoluta infondatezza e soprattutto la rilevante malafede che li anima. Non mi sento un “Re†anche se a differenza loro quotidianamente e con grande umiltà mi conquisto un consenso tale che sia utile ad affermare le ragioni del mio partito e dell’intera “Unioneâ€. E nonostante nella coalizione a Caserta, come a Napoli o Roma, esistano dei meccanismi di distribuzioni delle funzioni ed dei ruoli in base al peso elettorale e alla rappresentanza conquistata, la presenza della Caiola in giunta dimostra il profondo rispetto che si ha dei partiti minori da parte di quelli maggiori. Del resto, lo stesso Falco, è più volte beneficiario di certe logiche. Si ricorderà , ad esempio, la sua candidatura al Senato nel 2001 nel collegio di Aversa, calata dall’alta e senza alcun radicamento sul territorio. Tant’è che nonostante il grande consenso di Orta, il risultato complessivo fu un’autentica debacle. Per non parlare poi del lavoro svolto da assessore all’ambiente al Comune di Caivano. Ha avuto il merito di favorire l’insediamento sotto casa sua dell’impianto di rifiuti CDR e di tante fabbriche che scaricano nell’ambiente di tutto con conseguenti danni non solo per il suo Comune ma anche di quelli vicini, tra cui appunto Orta. Voglio infine fare delle precisazioni sulla vicenda del passaggio del consigliere Mario Basco dai Verdi ai Ds. Una decisione che è stata motivata da ragioni assolutamente politiche e non di tipo personale. Prima del passaggio, infatti, non conoscevo Basco. Solo dopo che lui ha maturato il trasferimento, ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e politiche. Credo, invece, che sia stato proprio Falco a farne una questione personale. Tant’è vero che quando ad Orta si sono costituiti i Verdi, l’ho chiamato per tentare di avviare un cammino politico comune ma lui, con un atteggiamento da “signorina capricciosaâ€, mi disse che aveva un dispetto da farmi perché gli avevo portato via quel bel ragazzo che è il consigliere Bascoâ€.