Caiazzo. Scuole, nuovo complesso?
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Caiazzo. Scuole, nuovo complesso? Importanti novità sono trapelate dal Palazzo di Città in seguito all’incontro tenuto nella mattinata di giovedì fra i vertici della Provincia, il sindaco Stefano Giaquinto ed il consigliere Salvatore Fasulo, espressamente delegato per tutte le problematiche inerenti l’edilizia scolastica. All’ordine del giorno, come anticipato da queste stesse colonne, lo spinoso problema del complesso scolastico che da circa un decennio la Provincia ha previsto di realizzare in Caiazzo, impegnando all’uopo circa sei miliardi delle sempre più rimpiante lire e concordando con la defenestrata amministrazione Sorbo di ristrutturare un rudere delle Opere Pie anziché costruire ex novo il nuovo polo scolastico caiatino. Una scelta, ovviamente, molto contestata all’epoca, ma poi accettata sulla base della rassicurazione che, comunque, oltre a ristrutturare l’altrui rudere, la Provincia avrebbe predisposto anche la realizzazione di un nuovo complesso scolastico. Scelta, peraltro, obbligata in quanto, come emerse dai vari incontri, l’amministrazione Sorbo aveva omesso di individuare e comunicare alla Provincia l’area sulla quale avrebbe potuto sorgere il nuovo edificio. Il problema è tornato nuovamente di attualità in seguito alla recente richiesta della minoranza consiliare capeggiata da Ciro Ferrucci di sottoporre all’attenzione del Consiglio comunale una sollecitazione da inviare alla Provincia affinché desse seguito alla concordata ristrutturazione. Giaquinto però non aveva certamente trascurato il problema, anzi proprio grazie alla sua attenzione ne era stato già discusso, non solo con i nuovi amministratori delle Opere Pie, ma anche con i preposti della Provincia, segnatamente col presidente Sandro De Franciscis e con il direttore generale Alessandro Diana. Proprio in occasione di tali incontri, i preposti avevano ipotizzato l’esigenza di rivedere il progetto originario, che comunque, nel centro storico, non avrebbe mai potuto garantire la funzionalità (e la stessa sicurezza) dovuta nel terzo millennio, con capienti spazi per laboratori, palestre, parcheggi e servizi, ed ora dal Palazzo trapela la notizia più attesa dai caiaini, che non solo vanifica inesorabilmente la proposta di Ferrucci, ma addirittura va in controtendenza, o meglio nel senso sempre auspicato dai caiatini di aspirare finalmente, per le scuole superiori, ad un nuovo e funzionale complesso scolastico degno del nome. È anche trapelato che nei prossimi giorni ci dovrebbe essere il vertice decisivo col presidente De Franciscis, che certo terrà conto delle indicazioni degli amministratori locali, sulle quali vige il massimo riserbo, ma è immaginabile che Giaquinto non si lasci sfuggire la straordinaria occasione di recuperare in extremis l’opportunità sfuggita, davvero clamorosamente, al predecessore, individuando l’area sulla quale porre al più presto la prima pietra della cittadella scolastica caiatina. Qualche rammarico per i progettisti che avevano puntato al recupero delle Opere Pie, fra i quali si vocifera vi sia anche l’architetto caiatino Alfredo Mastroianni, cognato di Ferrucci, ma pare indiscutibile la prevalenza dell’interesse collettivo su quello singolo ovvero dell’ente di beneficenza.Â