Caiazzo. Rifiuti, mercoledì torna l’Esercito.
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Sarà effettuata nella giornata di mercoledì 27 febbraio dall’Esercito la bonifica della zona prospiciente il mercato coperto, dove ancora campeggia un enorme cumulo di rifiuti depositati anche da persone forestiere nel lungo periodo in cui, per motivi fin troppo noti, lo smaltimento è stato completamente bloccato nell’intera regione. Lo rende noto il sindaco Stefano Giaquinto, d’intesa con il competente assessore Vito De Filio, rinnovando le scuse ai cittadini per i disagi tuttora subiti per altrui colpe, ma anche esprimendo un particolare ringraziamento per il maresciallo Caruso, referente dell’Esercito che ha fatto da tramite tra il Comando militare, i Genio e gli Enti Locali che ne hanno invocato l’intervento. Caiazzo è uno dei pochi centri minori della provincia in cui i militari sono tornati addirittura due volte, grazie alla sinergia creatasi fra gli attenti amministratori locali, il Maresciallo Caruso ed il maresciallo Perillo, impegnato nella stessa attività e che, in quanto caiatino, si è prodigato più del solito per far tornare pulita la sua amata città di origine. Purtroppo, il giorno del primo intervento si sono verificati dei contrattempi a causa dell’ennesimo blocco del sito di conferimento, dove neanche i militari hanno potuto scaricare i rifiuti, rimasti giocoforza in due cassoni, in attesa dello sblocco previsto durante la notte fra martedì e mercoledì, quando dal largo Fossi dovrebbe essere stato già rimosso il primo container, dal quale, nonostante i robusti teli protettivi, con l’aumento della temperatura si sono propagati miasmi che hanno fatto preoccupare in particolare qualche cittadino ammalato, ma l’amministrazione guidata dal sindaco Giaquinto ha fatto e continuerà a fare il possibile per limitare i disagi subiti dai cittadini a causa di un sistema purtroppo andato in tilt a livello regionale, senza che gli Enti locali potessero ovviare in alcun modo. In tutti i casi, nel giornata di mercoledì dovrebbe essere rimossi non solo i rifiuti giacenti in via Cozzi, sia il secondo cassone deposto per forza di cose al largo Fossi.                  Â