Ruviano. Arance si, ma non della salute? Aumentata la “monnezza�
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Da alcuni lettori di Ruviano riceviamo e pubblichiamo: «Spettabile redazione, vi preghiamo di pubblicare queste poche righe per segnalare il nostro sconcerto per un’iniziativa senz’altro benemerita, ma a nostro avviso promossa con uno slogan non proprio azzeccato. Ci riferiamo alle “Arance della Saluteâ€, “offerte†in quasi tutte le piazze d’Italia al modico prezzo di otto euro (tre chili dichiarati) per raccogliere fondi destinati a favorire la ricerca scientifica di cure contro il tumore. Abbiamo sostenuto con forza l’iniziativa perché convinte della sua importanza, ma non ci saremmo aspettate di trovare in alcuni sacchetti qualche chilo di arance quasi marce che non sembravano affatto provenienti della Sicilia. Sappiamo anche che altre persone hanno avuto oltre tre chili di arance di ottima qualità , credibilmente siciliane, ma non comprendiamo perché alcune persone hanno dovuto pagare l’obolo per poi doversi preoccupare anche di smaltire il rifiuto. Sarebbe stato molto più semplice chiedere un contributo senza alcuna contropartita, cioè senza prendere in giro nessuno, perché certamente molti avrebbero partecipato volentieri, senz’alcuna necessità di trasportare dalla Sicilia tonnellate di arance che magari, all’insaputa dei promotori, hanno potuto prendere altre vie ancor prima di arrivare nelle piazze in cui tanta gente ha acquistato i sacchetti. Lo diciamo non per fare una critica ma per dare un suggerimento utile agli organizzatori dell’iniziativa che, ripetiamo, è davvero lodevole e benemerita». Alla protesta delle lettrici, che hanno fornito anche generalità e numero telefonico della portavoce, riteniamo però doveroso aggiungere di aver interpellato altre persone, al di sopra di ogni sospetto, secondo le quali le arance erano eccellenti, provenienti dalla Sicilia e quindi di qualità ottima, ma pesavano oltre tre chilogrammi.Â