Amare il prossimo
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Il sottosviluppo sarebbe peccato. La domenica e le feste comandate tanta gente va in chiesa: è gente di fede cristiana. Per essere cristiana questa gente non può praticare che la religione predicata da Gesù, la quale contrasta la religione del sottosviluppo, perché questa, contro i principi cristiani, privilegia egoismo ed impone differenze. A sentire ed a leggere, il sottosviluppo non lo vuole proprio nessuno, ma, a vedere, a constatare il sottosviluppo c’è e resiste. Evidentemente la religione del sottosviluppo è molto radicata e contrasta il credo cristiano che vuole buoni sentimenti e buone azioni fra persone e fra popoli, che così si troverebbero in pace ed in armonia. Non praticare questo credo, potrebbe essere peccato. Il sottosviluppo quindi potrebbe essere soprattutto peccato. Evidenziando tra ricchi e poveri differenze anche abissali, il sottosviluppo specialmente porrebbe in discussione l’ amore tra ricchi e poveri non solo, ma addirittura potrebbe far supporre che i ricchi si siano arricchiti a spese dei poveri e che creino i bisogni dei poveri. Comunque graverebbe sulla coscienza di qualcuno il peccato, ossia il sottosviluppo, che potrebbe essere anche sottoposto al vaglio della Costituzione italiana! Urge più però conoscere chi e come possa liberare tanta umanità dal sottosviluppo. I “chiâ€Â potrebbero essere i cristiani, che sono tantissimi, e quelli, mistici, pensatori, politici, volontari associati o singoli, che, pubblicamente sostengono, in nome della solidarietà e della fratellanza, l’intollerabilità dei fenomeni che costituiscono povertà per chi li subisce; il “come†si realizzerebbe sostituendo usi, costumi e comportamenti da sottosviluppo con principi da benessere pure per i sottosviluppati. Non trovando infine applicazione sul campo, la buona novella potrebbe diventare utopia e l’umanità potrebbe finire alla mercé della ipocrisia, che darebbe patente di civiltà pure a società che non pratichino l’amore cristiano e neanche assicurino al cittadino la dignità che lo preservi dal ricorso alla beneficenza ed alla elemosina. (Nunziante Minichiello, web: www.minichiello.it)