Caiazzo. Contrasto alla Povertà . La graduatoria sarebbe pronta da tempo, ma nessuno si preoccupa di farla pubblicare?
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Alcuni postulanti lo avrebbero scoperto essendo stati informati dell’esclusione. Continuano a tenere banco i disagi patiti dai numerosi indigenti rimasti privi di sussidio in seguito alla soppressione del Reddito Minimo d’Inserimento e da anni in attesa del Reddito di Cittadinanza ovvero che venga pubblicata la graduatoria, incappata nei meandri della burocrazia, a quanto pare senza che nessun inquirente si sia domandato perché, nonostante i gesti disperati di persone che, anche “grazie†agli effetti dell’Euro, non riescono più a sopravvivere. Dopo l’atto di disperazione di un indigente, a quanto pare avente diritto al sussidio di cittadinanza ma denunciato dall’assistente sociale in seguito alle sue vibrate proteste per gli inspiegabili ritardi, e la conseguente levata di scudi di altri indigenti che invitano l’amministrazione a destinare alle famiglie indigenti i milioni spesi per la sua consulenza, avvalendosi dei servizi erogati dall’Asl, altre polemiche si registrano per il Contrasto alla Povertà . Con tale misura il Comune avrebbe potuto sostenere le famiglie indigenti in attesa della graduatoria degli aventi diritto al Reddito di Cittadinanza, ma anche la graduatoria degli aventi diritto a tale sussidio alternativo sembra essersi arenata nei meandri della burocrazia. Tutto era filato liscio finché qualcuno non si accorse che i soliti cervelloni avrebbero basato il carteggio su un reddito ISE errato, ovvero che non teneva conto dell’annuale adeguamento Istat. Dovendo ripetere la procedura, la giunta comunale caiatina pensò di rimodulare le fasce di reddito, in modo da consentire a tutti gli indigenti di ottenere un sussidio mensile, anche se, ovviamente, d’importo inferiore rispetto a quello che altrimenti, con lo stesso budget, sarebbe spettato a poche famiglie. Una decisione non condivisa da alcuni partiti politici di sinistra, il che avrebbe determinato altre perdite di tempo anche se alla fine l’amministrazione sarebbe andata per la sua strada ed un’apposita commissione avrebbe continuato l’esame delle istanze e dei redditi dichiarati. Nei giorni scorsi, però, alcuni postulanti sarebbero stati invitati a non tornare più alla carica, in quanto la loro istanza non era rientrata nella graduatoria utile. A tal punto alcuni indigenti invocano la verità  attraversola stampa perché i conti non tornano: Nel rispetto di una coraggiosa ed apprezzata decisione del nuovo assessore ai servizi sociali Tommaso Sgueglia non dovevano essere accontentati tutti gli indigenti? Se la graduatoria non è ancora pronta come possono sapere degli impiegati comunali che alcune famiglie sono state escluse? È forse vero che, come si vocifera, l’esecutivo l’ha approvata da tempo ma da allora giace sul tavolo del sindaco?