Caiazzo. Edilizia, caso De Iulio: finito nel dimenticatoio?
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Disattesa dopo oltre sessanta giorni la richiesta di ripristinare lo stato dei luoghi disposta dalla segretaria Carmela Zanni. Caso De Iulio, nulla di fatto ad oltre due mesi dalla notifica del provvedimento con il quale, in data 23 febbraio, la responsabile comunale Carmela Zanni ha assegnato un termine di trenta giorni per il ripristino dello stato dei luoghi, respingendo al tempo stesso ogni diversa richiesta della parte. Preoccupazioni si registrano tra i residenti, in particolare dopo il fulmine che tanti danni ha provocato al circondario e, secondo esperti, potrebbe essere stato attratto da alcune vasche ricolme d’acqua stagnante. Che, nel rispetto dell’ordinanza comunale, dovevano essere rimosse, ripristinando entro trenta giorni lo stato dei luoghi preesistente agli scavi, a quant’è dato sapere effettuati per realizzare le fondamenta di un centro commerciale ritenuto illegittimo, alla stregua delle concessioni edilizie prima rilasciate e poi annullate dai preposti comunali. Il tutto sarebbe conseguito alla famosa battaglia per la legalità , condotta anche occupando la casa comunale dal capogruppo di minoranza Fabio Sgueglia, che addirittura avrebbe chiesto l’acquisizione al patrimonio comunale dei manufatti ritenuti abusivi e non demoliti entro il termine imposto di trenta giorni dalla notifica. Dopo oltre due mesi e soprattutto in seguito agli ingenti danni provocati dal fulmine ed al timore di epidemie che potrebbero conseguire al ristagno d’acqua lungamente esposta alle intemperie, alcuni cittadini invocano attraverso la stampa l’adozione di provvedimenti atti ad eliminare ogni temibile pericolo da parte dell’amministrazione comunale e soprattutto di Fabio Sgueglia che tanto si è battuto per il ripristino della legalità .