Piana di Monte Verna. Accesso negato alla Forza Pubblica.
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Si sposta in tribunale la guerra cartacea. Ha preso la china più inopportuna, cioè la via giudiziaria, la vicenda che da alcuni giorni anima qualche blog internet locale che, prestandosi con la pubblicazione di messaggi anche anonimi, triviali, offensivi o addirittura minacciosi, trascina inevitabilmente verso il basso tutti i suoi partecipanti e favorisce purtroppo l’anonimato. Dopo il botta e risposta fra amministratori e con qualche ex addetto ai lavori, al quale sarebbe conseguita la produzione di diverse lettere anonime indirizzate anche al Comune per denunciare presunti abusi edilizi (si dice risalenti anche al secolo scorso, ma bisognerebbe sempre dimostrarlo), l’Ente locale ha predisposto gli accertamenti ritenuti doverosi mediante comunicazione agli interessati ed intervento della polizia locale con funzione di Forza Pubblica. Alcune persone già coinvolte, protagoniste della diatriba mediatica o loro dirette familiari, però, non solo si sarebbero opposte al sopralluogo, ma addirittura si sarebbero rivolte ad un legale per significare formalmente al Comune il diniego che avrebbero opposto all’intervento dei preposti comunali in mancanza di una specifica autorizzazione del tribunale e per conseguenza il Comune si sarebbe mosso in tal senso. Segnalando cioè al tribunale, secondo indiscrezioni, non solo i denunciati abusi edilizi ma anche il diniego opposto da alcuni cittadini all’intervento, disposto dal Comune, di agenti di polizia locale in funzione di Forza Pubblica. Una strada ritenuta senza ritorno ovvero che potrebbe innescare una spirale giudiziaria deleteria per la stessa immagine cittadina anche in seguito alla pubblicazione, sempre su alcuni blog locali, di una frase forse banale ma interpretata quale palese minaccia ai danni di un consigliere comunale in carica dissociatosi dalla maggioranza in seguito a presunte divergenze col sindaco, come riferito in pubblica assise, per svariati motivi compresa la mancata concessione di qualche posto lavorativo già assicurato per vie brevi a qualche compaesano. Sempre secondo la stessa fonte, sul tutto starebbero già indagando i Carabinieri di Caiazzo che avrebbero anche ascoltato il consigliere dissidente prima di istruire un altro fascicolo giudiziario. Una comunità sempre più litigiosa, quindi, affatto rispondente alla storica realtà del pacifico popolo pianese e distante anni luce dalla pace sempre professata dall’amato parroco ed ex vicario generale don Giulio Farina.