Biancano. Vede il figlio morire schiantato con l’auto sotto casa.
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Esequie negate: di domenica niente funerali. Sconcertati molti dei numerosi fedeli che domenica si sono riversati a Limatola, in provincia di Benevento, ma al confine con Caserta,  dall’intero comprensorio per stringersi intorno alla famiglia Massaro, colpita dalla gravissima perdita del figlio Pasquale, schiantatosi sotto gli occhi della madre contro un palo della pubblica illuminazione con la fiammante Lancia Y lungo la provinciale per Limatola, sempre in provincia di Benevento, pochi secondo dopo essere uscito dal garage, quindi mentre procedeva a velocità certamente moderata. Una tragedia che ha scosso l’intero comprensorio, dove la famiglia ed in particolare il giovane, che lavorava presso il ristorante “Il Castello†di Castel Morrone, era molto stimato ed apprezzato per la serietà e l’equilibrio che lo aveva sempre distinto. Prive di fondamento sembrano anche le voci, pure circolate, che il ragazzo sia stato colto da malore fulminante proprio mentre si metteva alla guida, pigiando per conseguenza il piede sull’acceleratore senza più rendersene conto. Una tragedia, insomma, che solo nella fede avrebbe potuto far trovare conforto ai genitori distrutti e soprattutto alla mamma Giovannina che dal balcone aveva seguito tutta la scena, anche se inizialmente non avrebbe mai pensato che il corpo ormai esanime del figlio sarebbe rimasto incastrato nell’abitacolo della sua macchina, acquistata con tanti sacrifici. Purtroppo però, proprio il conforto della fede è mancato alla famiglia in quanto, secondo il racconto di alcune sconcertate persone venute da Sant’Agata dei Goti, di dove è originario il padre del defunto, il parroco don Giuseppe Giuliano si sarebbe rifiutato di celebrare la messa funebre di domenica perché tali disposizioni sarebbero state impartite dalla Santa Sede. Una semplice benedizione alla salma fuori dalla chiesa di Sant’Eligio e via verso il cimitero, mentre i fedeli si domandavano che senso può avere tale comportamento che, per i residenti, sarebbe ormai abituale.Â