Poste, ancora nella bufera: recapitata lettera di marzo.
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Ma non è dimostrabile perché, da buoni previdenti, non mettono più il timbro con data di ricezione. Continuano i disagi per gli utenti del servizio postale, in particolare per quanto riguarda il recapito domiciliare della corrispondenza, per cui si prospetta una sottoscrizione da inviare alla Procura della Repubblica nonché al ministero delle comunicazioni. Ma anche tale iniziativa potrebbe risultare vana in quanto secondo le solite malelingue anche stavolta il pesce puzza dalla testa, cioè proprio a monte avrebbero potuto architettare tutto per fregare gli utenti, non per caso ribattezzati clienti. Un lettore ci ha mostrato con sconcerto una lettera appena recapitata con bollo di partenza da un ufficio della repubblica italiana di marzi, ma recapitata a fine agosto. Purtroppo però il “clienteâ€non potrà mai dimostrare tale super sfacelo in quanto, dimostrando molta previdenza, i “responsabili†dell’ente poste, mentre hanno aumentato e talvolta raddoppiato alcune tariffe, soppresso la corrispondenza ordinaria e costretto tutti alla “prioritariaâ€, hanno ben previsto di non far apporre più il timbro con data di arrivo sulla corrispondenza che viene recapitata. Intanto molti ricevono le bollette già scadute o peggio non le ricevono affatto, rischiando fra l’altro la chiusura di conti correnti e interruzione di servizi essenziali come elettricità e telefono, oltre a dover pagare maggiori spese per riattivazione, interessi e quant’altro. Di riviste e stampe neanche a parlare, ma da più parti viene riferito che per ottenere la posta, in particolare bollette da pagare, basta recarsi all’ufficio e chiedere. Nel pedissequo rispetto dei dettami evangelici. In realtà questo sarebbe impossibile perché la posta dovrebbe essere nella borsa dei portalettere e trattenerla in ufficio potrebbe rappresentare un reato, ma anche a questo pare abbiamo messo una pezza i previdenti cervelloni, tanto per cambiare a spese del contribuente. Istituendo un secondo servizio di recapito straordinario, cioè un altro “giro†del paese, intorno all’ora di pranzo, così se nella mattinata qualcuno si reca all’ufficio di mattina potranno sempre consegnare la posta spiegando che era preparata per il secondo turno. Ma qualcuno non ci sta a subire solo disagi e si vocifera che starebbe per essere avviata una raccolta di firme da inviare non solo alla procura ma anche al “competente†ministro: perché trovi un’altra pezza a colore?Â