S. Giovanni e Paolo. Chiesa gremita per le esequie di Concetta Della Valle.
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Lutto cittadino, ma non per tutti. Don Visone invita al perdono ma anche a denunciare i piromani “che hanno distrutto una famigliaâ€. Neanche un rigo dal vescovo, pare ancora in vacanza. Città ferma per le esequie di Concetta della Valle, l’ottantaseienne morta in seguito al disperato tentativo di salvare l’oliveto, frutto di una vita fatta di stenti e sacrifici, per lei ed i congiunti, pensando solo alla famiglia ed al lavoro nei campi, purtroppo distrutti da ignoti che, ormai pare certo, per almeno due giorni consecutivi hanno appiccato le fiamme in località Monte Milo. Volti tirati e serrande abbassate nel capoluogo come nella frazione, salvo qualche deprecabile eccezione, durante il rito funebre, per ribadire, se mai ce ne fosse stato bisogno, il cordoglio della cittadinanza, peraltro esternato alle massime forme dal sindaco Stefano Giaquinto che per l’occasione ha proclamato il lutto cittadino, sia pure limitatamente alla fascia pomeridiana interessata dalle esequie. La comunità ha molto apprezzato tale decisione, anche se qualcuno ha continuato a lavorare, fino al passaggio del feretro, addirittura a poche decine di metri dalla chiesa in cui, visibilmente commosso, il parroco don Armando Visone, in apertura dell’omelia, ha confessato che non gli era mai capitato un fatto del genere. Ma a don Visone va riconosciuto soprattutto il merito di aver ammesso per primo l’origine dolosa del rogo, invitando i fedeli al perdono dei piromani, ma anche a denunciare i responsabili di qualunque illegalità . Riferimento chiaro al responsabile dell’inferno verificatosi in località Petronilla, quasi lasciando trapelare dei sospetti per gente del posto, che magari era pure in chiesa, confusa tra la folla, per sviare eventuali sospetti. In prima fila, choccato, il figlio Albino, con alcuni familiari; gli assessori Rosetta De Rosa e Salvatore Fasulo, il vicario Tommaso Sgueglia e il sindaco Stefano Giaquinto in fascia tricolore che, al termine della funzione, ha ribadito il cordoglio cittadino leggendo l’apposito decreto, divulgato per sommi capi dall’ufficio stampa comunale: “Il 23 luglio nei pressi delle strade Sciuliarella-Cesine e località Petronilla si è sviluppato un vasto incendio che ha interessato larga parte degli uliveti ed alberi nelle immediate vicinanze della proprietà dei signori Della Valle; rilevato che al fine di spegnere l’incendio, ritenuto al momento doloso, la signora Concetta Della Valle si è prodigata con tutti i mezzi a disposizione per arginare, almeno in parte, il focolaio che velocemente si propagava verso la propria abitazione e ulteriori case della zona; rilevato che la predetta rimaneva fortemente ustionata e, trasportata in Ospedale, nella giornata di mercoledì 25 luglio è deceduta; l’Amministrazione Comunale raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini, degli amministratori e degli esponenti delle diverse forze politiche, intende manifestare in modo tangibile il dolore della comunità per questa tragedia che l’ha colpita profondamente, nonché valorizzare l’alto gesto sociale ed umano della signora Della Valle; decreta: iI giorno 30 luglio 2007 dalle ore 15 alle ore 18, in occasione dello svolgimento delle esequie della signora Della Valle Concetta di anni 86, gli uffici amministrativi e le attività commerciali e produttive del territorio comunale sono autorizzati a sospendere le proprie attività in segno di cordoglio e partecipazione. É data facoltà a tutti gli esercizi commerciali di sospendere l’attività nelle ore dei funerali. Tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive di Caiazzo sono invitate ad esprimere, in forma autonoma, il dolore e l’abbraccio dell’intera comunità per i familiari della vittima del rogo. Copia del presente atto è inviato alla Prefettura di Caserta, al Comando Carabinieri Caiazzo ed alla Polizia Municipaleâ€. Neanche un rigo, invece, dal vescovo, pare ancora a ritemprarsi al fresco del trentino. Beh: Caiazzo mica è Piedimonte!