Piana di Monte Verna. Mastroianni: “dimissioni inevitabiliâ€.
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L’ex assessore spiega perché si è dissociato. Il giorno dopo aver depositato al protocollo comunale il documento con cui ha formalizzato le sue irrevocabili dimissioni, l’ormai ex assessore esterno Michele Mastroianni, nominato su base esclusivamente fiduciaria dal sindaco Raffaele De Marco il 28 dicembre 2005, interviene per chiarire i motivi che lo hanno indotto alla dissociazione dall’esecutivo e spiegare perché prima ha contribuito con il proprio voto all’approvazione di un provvedimento, ma in seguito lo ha decisamente contestato, fino ad invocarne l’annullamento. A prescindere dalle numerose imprecisioni, riportate anche in modo confusionario da certa stampa male informata, Michele Mastroianni, che risiede a Piana di Monte Verna e soprattutto è un tecnico, riconosce di aver votato in favore della delibera con cui la giunta comunale ha approvato il progetto relativo al parcheggio da realizzare a Villa Santa Croce perché dalla descrizione tutto risultava ineccepibile ed erano evidenti i benefici per la comunità , ma pare che in seguito attraverso una variante siano state apportate delle modifiche in base alle quali, fermo restando il costo globale dell’opera, non solo l’ampiezza dell’opera sarebbe stata ridotta da 380 a 300 metri, ma sarebbe stata prevista anche una copertura diversa da quella progettata, in tegole prefabbricate. I costi, quindi, sarebbero rimasti immutati, ma le opere sarebbero state ridimensionate, in danno della comunità cioè dei contribuenti, Inoltre, sempre in virtù della sua specifica competenza, l’ex assessore aveva predisposto la regolarizzazione di un’ingiustizia sociale, consistente nello sfruttamento abusivo da parte di una settantina di nuclei familiari delle aree soggette ad uso civico, senza corrispondere al Comune alcun canone censuario. Michele Mastroianni si era preoccupato anche di predisporre la lettera da spedire ai contribuenti interessati per invitarli regolarizzare la loro posizione, cioè mettersi in regola con la legge, ma qualcuno è intervenuto, bloccando tutto, perché evidentemente faceva comodo il contrario. Come poter andare d’accordo di fronte ad un comportamento apparente poco chiaro e rispettoso della legge? Questa è la verità o forse una parte della stessa perché a quanto è parso d’intendere il resto sarebbe irripetibile; gli altri possono dire quello che vogliono: per fortuna il paese è piccolo e tutti si conoscono.