Caiazzo. Festa patronale, rovesci della medaglia:
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scassinato furgone di Macerata con gonfalone comunale, inutilizzato perché mancava quello caiatino; multa per il vescovo di Capua: auto in sosta vietata, ma spostata dagli organizzatori? (foto di Rosano Orchitano)Affari d’oro per i parcheggiatori abusivi ma troppo spese per gli espositori del mercatino.rganizzazione eccellente per la rievocazione storica, apprezzamenti e folla mai vista per i festeggiamenti in onore del santo patrono Stefano Minicillo, favoriti anche da una giornata più che primaverile. Non è mancato, però, il rovescio della medaglia, anzi i rovesci che, tanto per cominciare, hanno dato un’immagine falsata dei caiatini ai “gemelli†di Macerata Campania che, grazie alla splendida iniziativa, dopo circa mille anni di attrito conseguente alla rivendicazione delle spoglie del santo, nato nell’anno 935 a Macerata, hanno partecipato ai festeggiamenti con particolare entusiasmo delle massime autorità , cittadine e diocesane. Non solo il sindaco Luigi Munno, il suo emulo baby, gran parte dell’esecutivo, centinaia di maceratesi e lo stesso parroco, infatti, hanno onorato il patrono di Caiazzo nel novecentottantasettesimo anniversario del suo trapasso, ma anche monsignor Bruno Schettino, vescovo della diocesi di Capua (nella cui giurisdizione rientra anche Macerata) che unitamente al suo omologo locale monsignor Pietro Farina ha presieduto la solenne celebrazione in un duomo gremito di fedeli entusiasti dell’idea di rinunciare ai soliti concertini per mettere in scena il suggestivo miracolo della colonna. Ma la prima sorpresa è stata riservata proprio al prelato ovvero al suo autista che al termine della funzione, accingendosi a ripartire ha notato lo sgradito regalo sotto il parabrezza dell’auto: una multa per sosta vietata anche se pare che la macchina sia stata spostata proprio dagli organizzatori accanto al furgone dei “bottariâ€, per i quali è andata ancor peggio. Dopo aver trasportato gli insoliti strumenti musicali, d’accordo con gli organizzatori il furgone era stato fermato in un angolo della piazza. Dentro c’erano alcune colazioni offerte dalla signora Elena De Matteo ai bottari ed il gonfalone comunale che gli ospiti non avevano potuto utilizzare durante la processione perché, incredibile a dirsi, nessuno sarebbe stato disposto a portare quello del Comune di Caiazzo. Ma questo non potevano saperlo i soliti delinquenti, che qualcuno si ostina a definire bravi ragazzi, i quali, nonostante la presenza in piazza di migliaia di persone, durante la festa hanno scassinato la portiera, immaginando forse di trovare nel furgone sofisticate apparecchiature elettroniche, ma dovendosi contentare di alcune birre che dopo il concerto i bottari avrebbero dovuto consumare insieme alle colazioni. Commento sagace per la contravvenzione elevata al vescovo: bene farebbero a pubblicizzare la ricevuta di pagamento per tacitare le malelingue secondo le quali è stata già strappata, ma farebbero ancora meglio ad esigere tutti i giorni, da tutti gli automobilisti, analogo rispetto del divieto di sosta nel centro storico. Intanto, nei punti strategici della città , pare abbiano fatto affari d’oro i parcheggiatori abusivi, pretendendo dai polli di turno in assenza dei parcheggiatori “veri†un Euro l’ora per sostare negli spazi delimitati da strisce blu. Delusi invece i numerosi espositori del mercatino, vessati da una salata Tosap che non sarebbe stata corrisposta in occasione della Fiera della Maddalena.