Piana di Monte Verna, don Farina: grido d’allarme per l’escalation di tumori.
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di Giuseppe Sangiovanni. Nel corso dell’omelia per il funerale di Raffaele Matarazzo.Â
Piana di Monteverna, il paese dei tumori. Una semplice chiacchiera, una grossa bufala messa in circolazione da quattro amici nel bar del paese?. Niente di tutto questo. A confermarlo, nel corso dell’omelia -    fatta dal parroco, Don Giulio Farina- durante la commovente cerimonia funebre di Raffaele Matarazzo, stimato impiegato postale in pensione- morto improvvisamente nei giorni scorsi(tre settimane aveva perso un cugino cinquantaquattrenne, residente nel caiatino). Nel corso della toccante omelia, Don Farina, legato da profonda amicizia allo scomparso, ne ha tracciato le doti, di onesto lavoratore e padre esemplare, regalando parole di conforto e speranza alla vedova Caterina, ai figli, Angela, Mena e Giuseppe- increduli per l’improvvisa e grave perdita. Nella stessa omelia -l’amato parroco ha lanciato il grido d’allarme  per l’inquietante escalation di morti per tumore registrata a Piana di Monte Verna. “Ventinove, trenta, trentacinque, quarantaâ€- ha detto, Don Farina- riferendosi all’età delle persone decedute in pochi mesi nel piccolo centro- in fibrillazione per il triste primato- che continua a consolidarsi ogni giorno di più.  Patologie tumorali di tutti tipi- che negli ultimi anni hanno ucciso senza pietà dozzine e dozzine di cittadini pianesi.
Una situazione inquietante- come altrettanto inquietante è il silenzio dell’Asl ed istituzioni collegate, beati spettatori di uno sterminio che continua incessantemente- che colpisce, come confermato dai residenti una famiglia su due. Percentuali catastrofiche- che dovrebbero far riflettere chi ha il compito di salvaguardare la salute pubblica. “Qui a Piana- dichiara un residente-di vecchiaia non si muore più, sono tantissimi i giovani, che hanno raggiunto il Signore, lassù- dice indicando il cielo. Ad ammazzarli tumori di tutte le specie. Ma ci sono altri casi, persone che stanno combattendo- contro il male. Una brutta bestia che uccide continuamente. Quasi in ogni portone, qui c’è una persona morta per cancro: ai funerali, ormai non si chiede più la causa della morte. La risposta si conosce già . Lo Stato, l’Asl, l’Arpac- tutti gli organi di controllo devono intervenire repentinamente, non assistere all’ecatombe passivamenteâ€. Verosimilmente nessuno screening, censimento, studio ambientale- è stato fatto finora nel comprensorio pianese(se fatto, non si conoscono i risultati). Una drammatica realtà , forse sconosciuta al Registro dei Tumori della Provincia di Caserta, provincia regina dell’ecomafie, quindi delle discariche abusive- che hanno accolto per il passato rifiuti altamente tossici provenienti dal nord(negli anni scorsi e interrati chissà dove, nottetempo). Ma quel traffico di rifiuti altamente tossici, scoperto alcuni anni fa, è stato stroncato?