Caiazzo. Comune, nuovi incarichi illegittimi?
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Caiazzo. Comune, nuovi incarichi illegittimi? Professionista denuncia. Grave denuncia di un professionista caiatino che si attiva in sostituzione dell’opposizione, per molti latente o troppo blanda, stigmatizzando un comportamento, è quanto è dato intendere, definito illegittimo e clientelare della pubblica amministrazione caiatina, e in particolare del primo cittadino, come sembra evincersi dal primo esame del seguente documento, a quant’è dato sapere propedeutico a una denuncia nelle competenti sedi: “Illegittimi gli incarichi fiduciari. La riqualificazione del centro storico affidata all’ing. Discetti e la visione urbanistica del sindaco Giaquinto affidata all’ing. Facchini per disegnare lo sviluppo industriale futuro della nostra comunità , ha trovato risposta da parte dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, con il provvedimento n°45 del 28.05.09. “Gli incarichi professionali affidati dai Comuni per la redazione o completamento dei Piani regolatori sono appalti di servizio e devono essere affidati nel rispetto del Codice dei contratti pubblici, con una procedura ad evidenza pubblica”. Così si è espressa con provvedimento n° 45 del 28 maggio scorso l’Autorità di vigilanza. “L’affidamento in via diretta di incarichi professionali è illegittimo e può determinare una responsabilità per danno erariale di fronte alla Corte dei Conti”.L’Autorità di vigilanza, quindi, anche a prescindere dalla possibilità di inquadrare gli incarichi di collaborazione e le consulenze negli ambiti degli appalti pubblici di servizio, afferma che la legge stabilisce per la scelta del professionista una procedura selettiva, improntata a principi di “meritocrazia e imparzialità ”. Di contro, sono vietati affidamenti disposti su base fiduciaria, ossia “intuitu personae” come è avvenuto per l’incarico di riqualificazione del centro storico e che per questo motivo deve essere annullato e revocato. Non v’è dubbio che il ricorso all’appalto rappresenti la migliore risposta alla regola della trasparenza e imparzialità a condizione che gli atti inerenti il bando in questione siano messi a disposizione di tutti gli interessati e non solo per i tecnici amici o amici degli amici (come è accaduto per l’affidamento del PIP). Fino a quando dobbiamo sopportare tutto ciò?â€Â (Architetto Giovanni Marcucci)