Caiazzo… “sprotetta”. Patrono in trasferta a Macerata.
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Caiazzo… “sprotetta”. Patrono in trasferta a Macerata. Ma solo per pochi giorni. Giorni difficili si prospettano per i caiatini particolarmente fedeli al santo patrono e che per alcuni giorni dovranno fare a meno della sua celeste protezione ammesso che, come ipotizza qualche lettore, questa sia legata alla presenza delle venerate spoglie, per alcuni giorni traslate a Macerata Campania, paese di nascita di Santo Stefano Minicillo: “Spettabile redazione, forse neanche voi sapete che nel pomeriggio di domenica 29 giugno le spoglie di Santo Stefano Minicillo sono state trasferite dalla cattedrale di Caiazzo a quella di Macerata Campania, paese che nell’anno 929 gli diede i natali. Certo, ufficialmente tutto è chiaro, anzi la traslazione è stata preceduta da scampanio a distesa in tutte e due le parrocchie, ma non mi risulta che sia stato scritto un solo rigo, un manifesto o un banale avviso per informare i caiatini che non lo hanno appreso per altro verso e sentendo le campane avranno pensato alla messa pomeridiana. Una decisione lodevole, che dopo oltre mille anni ribalta decisamente la diffidenza dei caiatini rispetto ai maceratesi, se è vero che quando il vescovo Minicillo morì le sue spoglie furono interrate a una profondità di oltre venti metri, dove cinque secoli dopo furono ritrovate dal vescovo Maffa. Ma anche decisione coraggiosa, soprattutto se, disgraziatamente, nei giorni in cui le venerate spoglie sono fuori Caiazzo non tutto dovesse filare liscio o, viceversa, a Macerata dovesse succedere qualcosa di portentoso. O peggio, per un qualsiasi motivo, il ritorno delle venerate spoglie dovesse tardare di qualche giorno rispetto alla data programmata (quale?!) o ancora dovesse verificarsi qualche inconveniente. Certo non bisogna pensare al male, ma è apprezzabile sicuramente che la chiesa caiatina abbia assentito al desiderio dei maceratesi di avere per qualche giorno le venerate spoglie e la comunità caiatina, in particolare ecclesiastica, ha dimostrato tutta la sua signorilità nel dare il proprio assenso. Unico rammarico non averlo saputo per tempo e quindi non aver potuto partecipare alla festa, ma proprio per questo sarà più bello esserci alla festa programmata per il ritorno, che certamente sarà pubblicizzato come si conviene per siffatto evento, di cui, dalle ricerche, non risulta alcun precedenteâ€. Â