Caiazzo, disattivato il semaforo di piazza Portavetere:
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Definitivamente? Gli automobilisti lo sperano. Al peggio non c’è mai limite. Questo il laconico commento di alcuni caiatini esasperati per il caos verificatosi domenica, col traffico letteralmente impazzito “grazie†alla riattivazione festiva del semaforo ubicato al Foro Boario. Ignari che l’indomani, lunedì, con l’attivazione del secondo in piazza Porta Vetere, la polizia municipale desse seguito al progetto approvato con delibera 81 del 17 dicembre 1983 e denominato sistema “Dies Porte Urbisâ€. Un progetto che pare preveda una serie di (sette?) installazioni semaforiche lungo i tratti nevralgici della città , per una spesa totale di trecentocinquanta milioni. Subito dopo l’attivazione del secondo impianto semaforico sono iniziati i disagi, che gradualmente da Porta Vetere si sono estesi all’intero comprensorio. Il caos degli automobilisti impazziti, alla disperata ricerca di una via d’uscita da un budello che nessuno sapeva più districare, con i vigili scomparsi secondo una denuncia forse già inviata al prefetto, si è riversato persino lungo il centro storico. Code lunghe diversi chilometri di macchine (e persone) intrappolata sotto il sole rovente, senza che nessuno si sia preoccupato di far intervenire almeno la tanto decantata Protezione Civile per indirizzare in qualche modo i malcapitati. Problemi aggravati dal fatto che, nonostante la sbandierata “intelligenza†per cui verrebbero a costare circa cento milioni l’uno, oltre ingentissimi costi di manutenzione, i due impianti giè atttivati non risultavano neanche sincronizzati, sicché dopo aver atteso che il primo diventase verde, s’incappava nel rosso del secondo, distante solo pochi metri. Il tutto mentre i veicoli, anche pesanti, parcheggiati (a pagamento) lungo l’ex sannitica impedivano il transito contemporaneo dei veicoli provenienti innsenso contrario. Immaginabile lo strombazzio dei clackson che oltre a determinare le imprecazioni dei residenti contro i preposti, in aggiunta a quelle degli automobilisti ugualmente come impazziti, ha indotto più di uno a invocare l’intervento di questore e prefetto. Anche diversi dipendenti ed amministratori comunali incappati nel traffico avrebbero tempestato di rimostranze i preposti agenti, inducendoli a disattivare subito il super contestato impianto semaforico. Secondo du una serie prevista dal progetto “Dies Portae Urbisâ€, a quant’è dato sapere ideato dall’amministrazione Sorbo e posto in attuazione dall’attuale esecutivo, che ne ha affidato la “supervisione†al maresciallo dei vigili Francesco perillo, peraltro impegnato anche nell’organizzazione della fiera della Maddalena. La sola installazione del primo impianto ha comportato una spesa di 38338 Euro, oltre 3600 euro annui per la manutenzione che i marescialli Perillo e Del Bene hanno ritenuto di affidare con contratto a cadenza “presumibilmente†quinquennale alla SRL Sedab di Cava dei Tirreni, acquirente di “tutto il Know How, sia impiantistico che specialistico, della ITS System SRL che ha progettato e realizzato l’impianto semaforico all’incrocio di foro Boario demandando in subappalto i lavori di realizzazione alla Sedab e quindi conoscitivo dell’impiantoâ€. Se dobbiamo riferire i giudizi conseguiti all’installazione dei semafori, obiettivamente risultano al 99,99% negativi ed in molti casi esasperati. Già sul primo semaforo si scatenarono polemiche anche aspre, sopite poi dall’abitudine che l’automobilista ha fatto alle code soprattutto festive e domenicali. Immaginarsi, ora, che le code sono state riproposte anche alla pazienza dei residenti oltre che a quanti per Caiazzo si trovano semplicemente in transito con la propria vettura. La protesta conseguente alla seconda istallazione potrebbe determinare l’esasperazione della cittadinanza nei confronti degli “inutili†(ma per molti novici) semafori. I cittadini avrebbero già sollecitato l’intervento di Prefetto, Questore e Polizia stradale ad evitare il temuto reitero di situazioni caotiche come quelle registrate lunedì scorso perfino in centro, ma non manca chi l’ha presa con filosofia, paventando la collocazione nel riquadro spogliato della storica fontana “premilimone†di uno spaccio di panini e bibilte ghiacciate e intorno al prospiciente al “mausoleo†di Ochtendung degli ombrelloni con tende per ospitare i malcapitati passanti rimasti intrappolati. Nuovo lavoro, quindi, si prospetta anche per “Striscia la Notizia”?