Caiazzo. Festa patronale chiusa in crescendo.
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Con il concerto di Enzo Gragnaniello ed i fuochi pirotecnici. Anxhe grazie al “miracolo” del tempo eccellente, con il concerto del noto artista napoletano Enzo Gragnaniello ed il conseguente sparo di fuochi pirotecnici si sono conclusi in crescendo martedì sera i festeggiamenti in onore del venerato patrono santo Stefano Minicillo. Ma non le polemiche conseguite al fatto che per problemi burocratici non è stato possibile sparare i fuochi a ridosso del centro. Il problema è stato parzialmente risolto solo grazie alla disponibilità da parte del parroco monsignor Antonio Chichierchia di un fondo in località Guadanelle, intorno alla “Oasi Fonte di Siloe†che peraltro proprio in concomitanza alla festa patronale ha ospitato anche degli scouts in ritiro spirituale. Nel domandarsi perché tante difficoltà se recentemente l’autorizzazione è stata concessa senza alcun problema per la chiusura dei festeggiamenti in onore della madonna del Rosario in località Portanzia, alcuni lettori ritengono che poteva essere l’occasione buona per rompere una tradizione ritenuta ormai fuori dai tempi, tanto più che ogni sparo verrebbe a costare fra i trenta ed i cinquanta euro. A prescindere da tale contrattempo, peraltro marginale, i festeggiamenti sono perfettamente riusciti anche grazie al tempo eccellente ed alla temperatura mite che ha favorito l’ottimale svolgimento di tutte le manifestazioni, Apprezzata in particolare la rievocazione in costumi tipici di un miracolo attribuito al venerato patrono, la processione per le vie cittadine delle effigi di ben cinque santi, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo emerito di Acerra monsignor Riboldi e la fiaccolata per la pace dall’ulivo, tuttora germogliante, presso il quale oltre mille anni fa amava soffermarsi in meditazione il vescovo Stefano Minicillo, fino al duomo, dove molti fedeli hanno partecipato ad una veglia di preghiera.Â